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Catene invisibili (1942)

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Catene invisibili (1942)



Regia/Director: Mario Mattòli
Soggetto/Subject: Francesco Marturano, Aldo De Benedetti
Sceneggiatura/Screenplay: Mario Mattòli, Vittorio Malpassuti, Marcello Marchesi, Aldo De Benedetti
Interpreti/Actors: Alida Valli (Elena Silvagni), Carlo Ninchi (ing. Carlo Danieli), Andrea Checchi (Enrico Leti, il fratellastro), Giuditta Rissone (Matilde Silvagni), Carlo Campanini (Cesare Tani), Jone Morino (madre di Enrico), Luigi Almirante (amico dei Silvagni), Ada Dondini (fioraia), Armando Migliari (commissario), Augusto Marcacci (direttore d'albergo), Arturo Bragaglia (cameriere di casa Tani), Cesare Fantoni (maggiordomo di casa Silvagni), Renato Malavasi (impiegato all'albergo), Oreste Fares (notaio), Nino Marchesini (membro del consiglio d'amministrazione), Paolo Bonecchi (avvocato della querela), Adolfo Geri (ing. Marini), Ciro Berardi (Giulio Berri), Elide Spada (Claretta), Guido Verdiani (dott. Moretti), Giorgio Costantini (mediatore, losco amico di Enrico), Gioconda Stary (cameriera di casa Silvagni), Aldo Pini (altro losco amico di Enrico), Umberto Spadaro (amico di Enrico al biliardo), Armida Bonocore (segretaria di Danieli), Giovanni Cimara (industriale di Milano), Giovanni Petti (Gino, il barista), Giovanni Dolfini (direttore della prigione), Virgilio Gottardi (amico tennista di Elena), Lionello Zanchi (impiegato di Danieli sul treno), Delia Cancellotti (amica di Elena), Patrizia Muller (amica di Elena), Mirella Scriatto (Daniela, commessa fioraia), Carlo Mariotti (segretario del commissario)
Fotografia/Photography: Anchise Brizzi
Musica/Music: Carlo Innocenzi
Montaggio/Editing: Fernando Tropea
Suono/Sound: Vittorio Trentino
Produzione/Production: Italcine Cinematografica Italiana
Distribuzione/Distribution: ICI
censura: 31608 del 26-03-1942
Altri titoli: Chaînes invisibles
Trama: Il signor Silvagni, proprietario delle Officine Riunite, muore improvvisamente. Di fronte alla tragica notizia la figlia dell'uomo, la viziata ed egoista Elena, in perenne disaccordo con la madre, si fa prendere dai rimorsi per aver vissuto lontano dal padre. La ragazza decide, quindi, di aiutare lo sbandato figlio illegittimo dell'uomo. Il giovane, privo di una morale, non capendo che l'aiuto della sorellastra è disinteressato, la ricatta. Un giorno, però, mentre cerca di sfuggire alla polizia, cade da una finestra e muore. Elena, sconvolta da tutto quello che è successo, rinuncia alla vita sregolata e indipendente di prima e accetta di sposare il tranquillo ingegnere quarantenne che dirige l'azienda del padre e che è molto innamorato di lei: su una nave diretta a Capri, i due, ormai consci dei reciproci sentimenti, si abbracciano felici.

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